Il Comune di Trapani fornisce chiarimenti sulla rateizzazione della Tares

Sul sito web dell'amministrazione comunale trapanese (www.comune.trapani.it) si legge che:

"Approvati dal Consiglio comunale di Trapani i termini e i modi per pagare le rate Tares. Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale, dopo una prima fase in cui alcuni schieramenti avevano opposto il loro dissenso, infine sono stati approvati all'unanimità i tempi e i modi in cui gli utenti dovranno procedere, ma questo dopo i chiarimenti forniti dall'Amministrazione.

Di certo c'è che il 16 febbraio scade il termine per il pagamento della seconda rata.
La terza ed ultima rata sarà in scadenza il 16 aprile prossimo.
In pratica, nell'intento di venire incontro a chi ha difficoltà nei pagamenti, si potrà dimezzare l'importo della rata di febbraio pagandone metà il 16 febbraio e l'altra metà il 16 marzo. Stesso criterio per la rata di aprile: metà dell'importo indicato nell'F24 si pagherà il 16 aprile e l'altra metà il 16 maggio.
Potrano essere utilizzati mod. F24 in bianco sui quali dovranno essere riportati gli importi dimezzati.

Restano da determinare le modalità di concessione del contributo sociale a favore delle classi deboli, equivalente ad un terzo della TARES pagata. L'Amministrazione sta procedendo con le simulazioni per cercare di avvicinarsi, quanto più possibile e nei limiti di spesa, ai criteri (reddito lordo euro 35.000 e ISEE 13.158) a suo tempo indicati dal Consiglio comunale.
La Giunta ribadisce che "il bonus sarà destinato alle sole famiglie in reale difficoltà economiche, tutto ciò per evitare forme di ingiustificato assistenzialismo che sarebbero a scapito della collettività, certamente chiamata a sopportare gli oneri di tale manovra".
I tentativi sin qui fatti per ottenere dalla Regione una congrua assegnazione straordinaria di fondi non hanno avuto gli esiti sperati, salvo la promessa di un intervento che appare abbastanza modesto per rispondere alle legittime attese della cittadinanza e agli impegni che verso di essa sono stati assunti da diversi schieramenti politici.
"È una situazione ormai generalizzata che vede la quasi totalità delle Amministrazioni comunali della Sicilia – e non soltanto – loro malgrado, inascoltate e ingabbiate in un sistema fiscale fuori dall'ordinario. Il Sistema Paese scarica sui cittadini criteri tributari quasi estremi" – dice il Sindaco Damiano.

A tal riguardo, pare che non sono da escludere ulteriori tagli alla spesa che potranno condizionare gli stessi servizi svolti sul territorio."

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