RIFORMA MONTI. NUOVE PENSIONI

Nella G.U. n. 300 del 27 dicembre 2011 è stata pubblicata la Legge 22 dicembre 2011, n. 214 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 “Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici” che ha introdotto importanti novità e rilevanti modifiche in materia previdenziale.

 Scopo della riforma è quello di garantire il rispetto, degli impegni internazionali e con l'Unione Europea, dei vincoli di bilancio, la stabilità economico-finanziaria e a rafforzare la sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico in termini  di incidenza della spesa revidenziale sul prodotto interno lordo, in conformità dei seguenti principi e criteri: 

a)  equità e convergenza intergenerazionale ed intragenerazionale, con abbattimento dei privilegi e clausole derogative soltanto per le categorie più deboli;  

b)  flessibilità nell'accesso ai trattamenti pensionistici anche attraverso incentivi alla prosecuzione della vita lavorativa;  

c)  adeguamento dei requisiti di accesso alle variazioni della speranza di vita; semplificazione, armonizzazione ed economicità dei profili di funzionamento delle diverse gestioni previdenziali. 

Si tratta di una manovra economica nata in un contesto di indiscutibile emergenza ma che contiene anche scelte molto drastiche che non sempre rispondono a quei criteri di ridistribuzione e di equità sociale sopra richiamati.

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