La protesta della UIL Scuola contro il ritardo e il colpevole comportamento omissivo rispetto ad una tempestiva comunicazione circa i ritardi nella pubblicazione dei trasferimenti della primaria

Roma, 27 luglio 2016

Al Capo di Gabinetto MIUR

Dott. Alessandro Fusacchia

Al Capo Dipartimento Istruzione

Dott.ssa Rosa De Pasquale

Al Direttore Generale del Personale Istruzione

Dott.ssa  Maria Maddalena Novelli

R O M A

Come è noto, il calendario predisposto dal MIUR, prevede lo scadenziario relativo ai movimenti interprovinciali dei docenti delle c.d. fasi “B/C/D”, in particolare per la scuola primaria la data di pubblicazione  era prevista per la giornata di ieri 26 luglio 2016.

Come è altrettanto noto, le comunicazioni dei movimenti avvengono con sistema informatico entro le 24 ore del giorno previsto per i movimenti, per cui nella giornata di ieri migliaia di docenti sono rimasti “attaccati” al P.C. per apprendere della loro destinazione.

Molti di loro, si sono rivolti alle nostre sedi per sapere se  fossero  previsti slittamenti di data; a loro volta hanno rimandato il quesito  alla scrivente Segreteria nazionale che per le vie brevi ha avuto risposte altalenanti dagli Uffici del ministero, circa l’orario di pubblicazione, ma nessuno si è spinto a prospettare rinvii.

La risultanza di ciò è quantomeno deleteria e non rispettosa di tante persone che hanno passato la notte, invano,  davanti ad uno schermo di computer.

Con la presente pertanto, oltre a chiedere conto dei motivi del ritardo e del colpevole comportamento omissivo rispetto ad una tempestiva comunicazione a cui i  lavoratori dipendenti da codesto ministero,  avrebbero avuto diritto e considerato che al momento non è dato sapere ancora nulla, si chiede  conto dell’accaduto, anche per dare certezza sulle procedure future.

E’ superfluo sottolineare che tali censurabili comportamenti, non fanno altro che alimentare un clima già esasperato  in cui si alimenta incertezza e diffidenza nell’azione amministrativa che, peraltro ,  prevede ulteriori  procedure di mobilità come il passaggio dagli ambiti alle scuole e le assegnazioni provvisorie che riguarda lo  stesso  personale interessato a conoscere la propria destinazione.

Nell’ auspicare che simili accadimenti non si debbano più verificare e che i comprensibili ritardi di una procedura complessa come quella in atto, non esimono l’amministrazione da una corretta e tempestiva comunicazione alle persone interessate e  alle Organizzazioni sindacali, si resta in attesa di un  riscontro di merito.

 

Pino Turi - Segretario Generale

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