Uil, appello di Bombardieri per la liberazione dei 18 pescatori detenuti in Libia

“Liberate i nostri Pescatori. Subito!”: è questo l’appello del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri per chiedere l’immediata liberazione dei 18 pescatori (8 italiani, 6 tunisini, 2 senegalesi e 2 indonesiani) detenuti illegalmente nelle carceri libiche da oltre tre mesi dopo che, partiti da Mazara del Vallo, erano stati fermati in mare il 1° settembre mentre erano intenti a pescare.

L’appello è stato lanciato, questa mattina, nel corso della riunione congiunta dei consigli nazionali di Uila e Uila Pesca che si è svolta in video-collegamento anche con la sala consiliare di Mazara del Vallo dove erano presenti i famigliari dei pescatori detenuti in Libia, il sindaco di Mazara Salvatore Quinci e il vescovo monsignor Mogavero.

“La detenzione dei nostri pescatori è assolutamente illegale e contraria ai più elementari principi del diritto internazionale ed è quindi inaccettabile” ha dichiarato la segretaria generale della Uila Pesca Enrica Mammucari.

“Chiediamo al governo italiano di intensificare i suoi sforzi, in tutte le direzioni possibili, per ottenere la liberazione immediata e il rientro a casa di questi lavoratori” ha aggiunto il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza.

Nel corso del video-collegamento con Mazara, Bombardieri, Mantegazza e Mammucari hanno anche annunciato le iniziative decise dal sindacato per sostenere concretamente, in questo drammatico momento, le famiglie dei pescatori prigionieri.

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