Al via la raccolta firme a sostegno dei pescatori siciliani - Fai, Flai e Uila Pesca: "maggiore sicurezza e diritti per i pescatori del canale di Sicilia"

Per Fai-Flai-Uila Pesca  “assistiamo a un crescendo di tensioni tra i paesi del nord Africa e la flotta italiana sulla gestione dell’attività di pesca nel sud del Mediterraneo, una zona importante per la sussistenza delle nostre imprese e dei nostri lavoratori che storicamente operano in quelle acque. È una situazione che non ha ancora trovato la giusta definizione e continua ad alimentare uno stato di difficoltà e insicurezza per i pescatori italiani. 

Per questi motivi abbiamo deciso di lanciare una campagna per richiamare l’attenzione mediatica sul tema e richiedere un intervento del governo che possa finalmente garantire un’attività lavorativa in totale sicurezza”.

Nella petizione, rivolta al governo italiano, si chiede, da un lato di chiarire i motivi per i quali i pescherecci italiani, mentre esercitano la loro attività lavorativa nelle acque del canale di Sicilia, sono vittime di azioni di pirateria; dall’altro si chiede al governo di individuare e mettere in atto le misure necessarie per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti umani dei pescatori italiani che operano nel canale di Sicilia e per assicurare loro la possibilità di continuare a pescare in quelle acque.

Firma qui: chng.it/RWVwbYjqxz

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